Oggi produciamo 60mila bottiglie col fior fiore delle nostre uve, con un potenziale di 150mila. L'obiettivo è lasciare ai nostri figli un'azienda di grande qualità, i cui prodotti dovranno essere riconosciuti e apprezzati sempre per le loro specificità frutto di una filiera produttiva sana e davvero tracciabile. Vitigno principe è l'autoctono Aglianico per il quale molteplici sono le teorie sulle origini: alcuni accreditano quella che sia stato portato qui dai Greci (Aglianico=Elenico), altri sostengono che provenga da incroci ripetuti nei secoli fra una pianta madre e alcuni vitigni locali tipici dell'areale dove viene allevato. Quello che accredita quest'ultima opinione è il fatto che sia coltivato in un'unica fascia, il 41° Parallelo che attraversa tutte le zone vulcaniche del Sud Italia, escluse le isole, e comprende una parte di Campania, Basilicata, Molise e Puglia. La varietà è sempre la stessa, ma cambia totalmente le proprie peculiarità al variare del territorio, del clima e dell'esposizione, tanto da raggiungere espressività completamente diverse. L'Aglianico ha la capacità d'interpretare magnificamente questi luoghi, fra i più antichi d'Italia, così differenti fra loro, che sono stati e restano la sua terra d'elezione. Questo vitigno predilige zone molto soleggiate, luminose e ventose con una forte escursione termica, come quella che si verifica in alcune particolari zone del Cilento. Inoltre l'Aglianico ha la particolarità di essere l'ultimo vitigno vendemmiato al Sud. Ma, oltre all'Aglianico Cilentano, presso la Tenuta Cobellis vengono allevati anche altri vitigni come il Fiano Cilentano, il Greco, il Coda di Volpe, il Sangiovese e il Barbera, sia con sistema a guyot che a cordone speronato basso.
Oggi produciamo 60mila bottiglie col fior fiore delle nostre uve, con un potenziale di 150mila. L'obiettivo è lasciare ai nostri figli un'azienda di grande qualità, i cui prodotti dovranno essere riconosciuti e apprezzati sempre per le loro specificità frutto di una filiera produttiva sana e davvero tracciabile.
Vitigno principe è l'autoctono Aglianico per il quale molteplici sono le teorie sulle origini: alcuni accreditano quella che sia stato portato qui dai Greci (Aglianico=Elenico), altri sostengono che provenga da incroci ripetuti nei secoli fra una pianta madre e alcuni vitigni locali tipici dell'areale dove viene allevato. Quello che accredita quest'ultima opinione è il fatto che sia coltivato in un'unica fascia, il 41° Parallelo che attraversa tutte le zone vulcaniche del Sud Italia, escluse le isole, e comprende una parte di Campania, Basilicata, Molise e Puglia. La varietà è sempre la stessa, ma cambia totalmente le proprie peculiarità al variare del territorio, del clima e dell'esposizione, tanto da raggiungere espressività completamente diverse.
L'Aglianico ha la capacità d'interpretare magnificamente questi luoghi, fra i più antichi d'Italia, così differenti fra loro, che sono stati e restano la sua terra d'elezione. Questo vitigno predilige zone molto soleggiate, luminose e ventose con una forte escursione termica, come quella che si verifica in alcune particolari zone del Cilento. Inoltre l'Aglianico ha la particolarità di essere l'ultimo vitigno vendemmiato al Sud. Ma, oltre all'Aglianico Cilentano, presso la Tenuta Cobellis vengono allevati anche altri vitigni come il Fiano Cilentano, il Greco, il Coda di Volpe, il Sangiovese e il Barbera, sia con sistema a guyot che a cordone speronato basso.
UN VITIGNO AUTOCTONO,
L’AGLIANICO DI TENUTA COBELLIS
L’AGLIANICO DI TENUTA COBELLIS